Altro che Sinner, Matteo Berrettini non ci ha pensato due volte quando ha dovuto scegliere: ecco cosa è successo nelle ultime ore.
In campo non sta attraversando uno dei periodi migliori della sua carriera (eufemismo), ma finalmente – dopo un paio di stagioni estremamente travagliate a livello personale – Matteo Berrettini ha ritrovato il sorriso e la voglia di vivere la vita con più leggerezza. Nelle ultime ore, ad esempio, il 28enne romano ha rilasciato una bella intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, in cui si è lasciato andare a un giochino molto divertente e particolare.
Il giochino in questione è “questo o quello“, simpatico format dove l’intervistato viene messo a dura prova con domande la cui risposta è spesso molto delicata. E in effetti, i colleghi della Rosea – che hanno realizzato il contenuto in collaborazione con RedBull (sponsor dello stesso tennista) – hanno messo in grande difficoltà l’alfiere romano, che in alcuni casi ha dovuto dolorosamente scontentare qualcuno. Vediamo come è andata nel dettaglio.
Innanzitutto, Berrettini è stato chiamato a dare la sua preferenza tra “terra rossa ed erba”, ma qui non ha avuto troppi dubbi rappresentando il verde la sua superficie prediletta. Discorso simile quando poi ha dovuto scegliere tra “carbonara” e “cacio e pepe”, optando immediatamente per la seconda alternativa, e quando ha indicato “Lebron” rispetto a leggendario “Michael Jordan”.
Qualche problema in più, Matteo, lo ha avuto successivamente. In primis alla domanda in cui si è visto costretto ad indicare uno tra “Federer e Nadal“: dopo qualche secondo di imbarazzo, il romano ha virato su King Roger, ma non senza mostrare segnali di difficoltà. Un po’ come quando gli hanno chiesto di scegliere tra lo “scudetto della Fiorentina” (sua squadra del cuore) e un suo “trionfo Slam”: addolorato, Matteo, ha giustamente indicato l’obiettivo per cui ogni tennista si alza al mattino.
Ma non è finita qui. Perché Berrettini è stato chiamato a scegliere anche tra i suoi due cantanti preferiti, Marracash e Gué, uscendosene alla grandissima con un astuto e diplomatico «Marragué». Poi la ‘sofferta’ preferenza per Gli Internazionali d’Italia (Roma) sulle Atp Finals di Torino e quella per “Pulp Fiction” su “Bastardi senza gloria”.
Infine, gli è stato proposto un ultimo interrogativo davvero ‘cattivo’. “Berrettini o Sinner?“, gli hanno chiesto i colleghi della Gazzetta. E qui, Matteo, visibilmente imbarazzato, non ha potuto fare altro che rispondere: «Vabbè, che domande… Grande Jannik, però….», lasciandosi andare alle risate. Un siparietto esilarante che è piaciuto molto anche agli appassionati italiani della racchetta.
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