Djokovic contro Sinner: dichiarazione di guerra

L’ultima comunicazione della PTPA fondata da Novak Djokovic è davvero clamorosa: guerra aperta sul caso doping di Jannik Sinner

Archiviata la parentesi di Indian Wells, i riflettori del tennis internazionale si sono rapidamente spostati in Florida, dove è appena iniziato il secondo appuntamento del Sunshine Double, il Masters 1000 di Miami. Il torneo sta già offrendo numerosi spunti di interesse, tuttavia a tenere banco tra appassionati ed addetti ai lavori non vi sono soltanto le vicende di campo.

Sinner e Djokovic in primo piano
Djokovic contro Sinner: dichiarazione di guerra (Foto Ansa) – Bettingnews

Nelle ultime ore, infatti, si è alzato un vero e proprio polverone complice un durissimo comunicato della PTPA (Professional Tennis Players Association). Il noto sindacato dei giocatori, fondato da Vasek Pospisil e Novak Djokovic, ha deciso di scagliarsi duramente contro ATP, WTA, ITF e ITIA, tirando in ballo anche il tormentato “caso clostebol” che ha visto protagonista il nostro Jannik Sinner.

La PTPA di Djokovic torna sul caso Sinner: che attacco all’ITIA!

La PTPA ha addirittura intentato una causa contro le organizzazioni sopracitate, affermando che “abusano, mettono a tacere e sfruttano sistematicamente i giocatori per ottenere profitti personali attraverso il controllo monopolistico”. Una situazione che, sempre secondo il sindacato, avrebbe “danneggiato i giocatori, i tifosi e lo sport e rappresentando una grave minaccia per il suo futuro”.

Accantonando le accuse mosse dalla PTPA ad ATP, WTA e ITF, soffermiamoci adesso sulle rimostranze relative alla gestione del caso Sinner (che lo stesso sindacato non si era risparmiato dal commentare anche nei mesi scorsi).

Sinner e Djokovic si stringono la mano a fine match
La PTPA di Djokovic torna sul caso Sinner: che attacco all’ITIA! (Foto Ansa) – Bettingnewd

“L’ITIA ha dimostrato nell’agosto 2024 che il suo approccio severo è arbitrario e selettivo. Quel mese, l’ITIA ha annunciato che Jannik Sinner, il giocatore al vertice dell’ATP Tour, era risultato positivo due volte a uno steroide anabolizzante proibito, all’inizio di quella stagione. A differenza della sua tenace persecuzione di altri giocatori, tuttavia, ha accettato la spiegazione di Sinner secondo cui il suo fisioterapista aveva applicato accidentalmente una sostanza vietata sulla pelle di Sinner durante il trattamento”, si legge nella nota della PTPA.

Quanto c’è di vero nelle accuse della PTPA all’ITIA sul caso Sinner?

Si tratta di un’entrata in gamba tesissima del sindacato dei giocatori. E chiaramente, adesso, le polemiche viaggiano a vagonate, spinte a mestiere da parte di chi ha grande interesse affinché il polverone diventi sempre più intenso e confuso. Ma quanto c’è di vero in ciò che si dice nel documento? Praticamente nulla. La ragione di tale affermazione risiede nel fatto che l’ITIA non decise alcunché di propria iniziativa né svolse alcuna indagine.

La International Tennis Integrity Agency, infatti, non appena emerso il caso di positività, demandò la questione ad un tribunale indipendente, Sport Resolution, che nell’agosto del 2024 emise poi la sentenza di assoluzione. Fu dunque Sport Solution – e non l’ITIA – a sentenziare che “Sinner non ha avuto alcuna colpa o negligenza e, pertanto, qualsiasi periodo di sospensione è eliminato”.

Poi tutti sappiamo come è andata. E probabilmente non è andata nel modo giusto, considerata la totale buona fede di Jannik e la completa irrilevanza dell’assunzione (involontaria) di clostebol sui i suoi risultati sportivi. Quel che è certo, però, è che la PTPA si è persa qualche passaggio, o ha fatto finta di perderselo…

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